mercoledì 25 marzo 2009

Vergine giurata

Elvira Dones, Vergine Giurata, "I Narratori", Feltrinelli, 2007, 204 pagine.

[coming soon...]

"Diventare uomo non è difficile, " dice- " Ho fatto giuramento di non sposarmi mai, è un'usanza che esiste solo nel Nord del paese. Ti spiego: quando in una famiglia non ci sono figli maschi, una delle femmine giura di comportarsi da uomo e restare uomo per il resto dei suoi giorni. Da quel momento, assume tutte le funzioni e tutti i ruoli di un maschio. Così io sono diventata il figlio che lo zio non aveva. " p.53

A Hana piaceva saultare con un tungjatjeta, la mano posta sul cuore, gli sguardi solenni, le fronti che per una attimo di toccabno a suggellare la sacralità del commiato. Che ti si allunghi la vita! p.57

E lei pensa che con il dolore dentro non si va lontano. Se non lo guardi in faccia, il dolore, continuerà ad assalirti. Ti resta dentro, fango nero, poltiglia. Se lo affronti di petto invece, magari c'è speranza che se ne vada. Si sforza di aggredirlo. p.61

Il signor mare sta disteso, levigato e luccicante come nel più bello dei sogni. Nulla tocca la sua vastità, né l'immondizia gettata dai turisti sulla battigia, né la bruttezza dei consumi dei pochi bagnanti. p.92

"Io sembro strana," prosegue Hana, "ma non lo sono. Sembro impacciata, ma non lo sono. Sì, in parte sì, anche, adesso però non si tratta di questo. Adesso devo capire quando verrà il momento di piangere, dopo di che mi sarà più facile. E non riesco a piangere, proprio no." p.95

Lei corre. Fra sette, otto ore sarà a casa, e sarà salva. È bello andarsene, c'è qualcosa di eroico nella fuga, ti perdi via ti sfumi diventi nuvola oppure uomo. Ci vuole fegato per andarsene. p.99

Non correre non far rumore non pensare. Nessuna fretta. Non più. C'è tutto il tempo di questo mondo, nessuno ti aspetta, non devi preoccuparti della morbidezza dei tuoi capelli, non devi preoccuparti di trovare dei vestiti carini, tra Parigi e Rrnajë c'è di mezzo la neve. p.112

La kulla risplende di pulizia. Vittima dell'abitudine, non è ancora riuscita a trascurare le faccende domestiche, ma ci sta provando. Da uomo non dovrebbe toccare lavoro da donna, così vuole il Kanun. p.114

"Sei un egoista, te lo ripeto, e non me ne frega niente se ti fai male! Noi altre eravamo braccia e corpi per i mariti, lì sui monti, nessuno che ci chiedesse mai niente, e abbiamo obbedito. Tu ti sei nascosta, invece di lottare. Sei diventata uomo. Ma tu guarda, tanto semplice! Facile fare l'uomo! La vera impresa lassù era vivere da donna, mica fare il coglione che si ammazza di alcool e tabacco." p.125

Non dirlo nemmeno, chi si è scottato col fuoco impara a soffiare anche sullo yogurt. p.159


La copertina, "Fertility" di Philippe Lardy

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