giovedì 30 maggio 2013

Prima di morire addio


Fred Vargas, Prima di morire addio (Ceux qui vont mourir te saluent, 1994), "NumeriPrimi°", Einaudi, Torino, 2011, traduzione dal francese di Margherita Botto, 196 pagine.

I due ragazzi ammazzavano il tempo alla stazione Termini di Roma. p. 3

Le braccia dell'italiano erano magre o brutte, eppure le scopriva. Valence non si vergognava delle proprie braccia, ma non per questo le avrebbe messe in mostra. Se lo avesse fatto, avrebbe avuto la sensazione di indebolirsi, di offrire ai suoi interlocutori un terreno d'intesa animale che temeva più di qualsiasi cosa al mondo. Finché non fai vedere di avere delle braccia, nessuno può essere davvero sicuro che le hai, ed è il modo migliore di tenere la gente a distanza. p. 68

- In sua assenza, - disse senza voltarsi, - saprò reggere l'Impero. p. 196

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domenica 26 maggio 2013

L'occhio del diavolo

Progetto di Leonardo da Vinci per il Ponte di Galata, 1502 (Wikipedia).

Jason Goodwin, L'occhio del diavolo (An Evil Eye, 2011), "Stile Libero.Big", Einaudi, Torino, 2011, traduzione dall'inglese di Cristiana Mennella, 405 pagine.

La yali è di legno inargentato dal sole, infiammabile come un'esca. p. 5

Instanbul era una città che racchiudeva il tempo come un cannocchiale nella custodia. p. 98

- Dimmi, Yashim, che cosa ne hai fatto del nostro monsieur Gautier?
- Tutto ciò che è bello è inutile, parafrasò Yashim.
- Non sembrava sincero.
- Che sciocchezza, concordò la valide. - Avrebbe potuto scriverla una delle nostre ragazze.
- Se ce ne fosse una che sa scrivere, - sottolineò lui.
- O che capisce il francese, Yashim. p. 405

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sabato 25 maggio 2013

I figli di Húrin

Alan Lee, Húrin e Huor in volo verso Gondolin.

John Ronald Reuel Tolkien, I figli di Húrin (Narn i Chîn Húrin. The Tale of the Children of Húrin, 2007), "I libri di Tolkien. Romanzo Bompiani", Bompiani, Milano, 2007, a cura di Cristopher Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, postfazione all'edizione italiana di Gianfranco de Turris, traduzione dall'inglese di Caterina Ciuferri, 325 pagine.

Hador Testadoro era un signore degli Edain, molto amato dagli Eldar. p. 31

Allora Húrin seppe che era morta. p. 263

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Una forma di vita


Amélie Nothomb, Una forma di vita (Une forme de vie, 2010),  "Amazzoni", Voland, Roma, 2010, traduzione dal francese di Monica Capuani, 116 pagine.

Quella mattina ricevetti una lettera diversa dal solito:
Cara Amélie Nothomb,
sono un soldato di seconda classe dell'esercito americano, mi chiamo Melvin Mapple, ma lei mi può chiamare Mel. Sono di stanza a Baghdad dall'inizio di questa guerra di merda, cioè da più di sei anni. Le scrivo perché soffro come un cane. Ho bisogno di un po' di comprensione e lei, io lo so, lei mi capirà.
Mi scriva. Spero di avere presto una sua risposta.
Melvin Mapple
Baghdad, 18/12/2008 p.7

Ti sarai liberata dal tuo principale problema. Te stessa. p. 116

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