martedì 30 luglio 2013

La danza del gabbiano


Andrea Camilleri, La danza del gabbiano, "La memoria", 789, Sellerio, Palermo, 2009, 271 pagine.

Fu verso le cinco e mezza del mattino che non ce la fici cchiù a ristarisinni corcato coll'occhi sbarracati a taliare il soffitto. p. 9

Assittato supra alla verandina, in compagnia di tanticchia di malinconia, tentò di consolarisi con un piatto, enormi, di caponatina. p. 267

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giovedì 25 luglio 2013

Chiamatemi Malaussène


Jerome Charyn, Chiamatemi Malaussène (Call me Malaussène, 1997), "Net. Narrativa", 270, il Saggiatore, Milano, 2006, traduzione dall'inglese di Laura Grimaldi, 79 pagine.

Signore,
non voglio vedere il mio Proust su uno schermo, né il mio Melville con asterisco sotto il nome che seduca  la gente a disegnare la gobba di Moby Dick o la forma esatta della penna di Bartleby. Preferisco che i miei eroi e i miei demoni riposino all'interno della mia immaginazione. 'ffanculo il suo Interface, 'ffanculo il suo Windows. 'ffanculo il suo CD Rom. Il magico Melville non è più Melville. E Proust con Passione è illuminante quanto un leccalecca. Se non la smette, sarò costretto a farle saltare le cervella e a distruggere la sua intesa stirpe,
Distinti saluti,
Isaac Sìdel p.7

Chiamatemi Malaussène p. 79

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Ore disperate

Scena del film "The Desperate Hours" diretto da W. Wyler (1955).
Joseph Hayes, Ore disperate  (The Desperate Hours, 1954), "Experience/Serie Nera", Mattioli 1885, Fidenza, Parma, 2007, traduzione dall'inglese di Cecilia Mutti, 235 pagine.

Uscirono dalla boscaglia qualche minuto dopo l'alba, un'alba fredda, umida, con la nebbia che si sollevava dai campi. p. 9

Macché , si disse, costringendosi a sorridere. A quest'ora dovresti aver imparato che le cose di cui hai più paura sono quelle che accadono con minore possibilità. p. 23

Ralph Hilliard, non sapendo dove guardare per l'imbarazzo, teneva gli occhi fissi fuori dal finestrino. p. 235

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martedì 23 luglio 2013

L'intermittenza


Andrea Camilleri, L'intermittenza, "Scrittori italiani e stranieri", Mondadori, Milano, 2010, 171 pagine.

Fu allora che ebbe la lacerante certezza della prossimità della sua morte. p. 9

E all'improvviso dentro il suo cervello una venuzza, esile meno di un filo di capello, si spezza. p. 171

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domenica 21 luglio 2013

Crime


Irvine Welsh, Crime (Crime, 2008), "Narratori della Fenice", Guanda, Parma, traduzione dall'inglese di Massimo Bocchiola, 2009, 377 pagine.

Lei avrebbe voluto dire a mami che questo era cattivo. p. 11

E la delusione di accorgersi quando la bellezza femminile percepita abbia a che fare con diete, ginnastica e trattamenti. p. 31

E ora singhiozza all'unisono con lei, di dolore, ma anche in preda a una semplice gratitudine per essere libero, sciolto e presente, sotto una grande mano verde cl sole della Florida. p. 377

playlist
What's Love Got to Do With It - Tina Turner - 3:50
Like Toy Soldiers - Eminem - 4:56
Hard to Say I'm Sorry - Chicago - 5:08
Angel of the Morning - Juice Newton - 3:49
Alcohol - Brad Paisley - 4:52
Home Lovin' Man - Andy Williams - 3:19
Lost in Music - Sister Sledge - 3:27
Is There Something I Should Know - Duran Duran - 4:11
Please Don't Go - KC & the Sunshine Band - 3:43
Caravan of Love - The Housemartins - 3:40 -

Torna fuori e va verso il suo posto mentre l'impianto spara What's Love Got to Do With It di Tina Turner. p. 46

Alla Radio suonano Like Toy Soldiers di Eminem. p. 164

Mandano So Hard to Say I'm Sorry, e lui pensa a Robbo. p. 186

La radio manda Angel of the Morning e Lennox armeggia con il quadrante. p. 188

Quella canzone è tornata di nuovo: Alchohol di Brad Paisley. p. 193

"Posso avere un'altra coca?" chiede Tianna alla cameriera mentre una suoneria attacca Home Lovin' Man, segnalando una telefonata in arrivo sul telefono di Chet, e ricordando nuovamente a Lennox che deve chiamare Trudi. p. 257

Un remix grintoso e ritmato di Lost in Music delle Sister Sledge culla la Volkswagen. p. 268

Trasmettono Is There Something I Should Know dei Duran Duran. p. 272

Scende le scale a rotta di collo, attraversa la hall notando appena che l'impianto audio sta flautando Don't di KC & The Sunshine Band, e attraversa di corsa il parcheggio fino all'auto verde. p. 333

Foto segnaletiche di uomini dagli occhi spiritati e la faccia di pietra, definiti "criminali sessuali" o "predatori sessuali" - Lennox non xapisce la differenza -  vengono fatte scorrere con nome, razza, colore degli occhi e dei capelli, data di nascita, e accompagnate da una bolsa versione da supermercato di Caravan of Love. p. p363

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martedì 16 luglio 2013

La veglia inutile

BUDDHA OF BAMIYAN, Steve Giasson

Nadeem Aslam, La veglia inutile (The Wasted Vigil, 2008), "I Narratori", Feltrinelli, Milano, traduzione dall'inglese di Delfina Vezzoli, 2008, 313 pagine.

La sua mente è una casa popolata di fantasmi. p. 13

Il legno di un albero di sandalo vivo non ha fragranza, le ha detto Marcus l'altro giorno, il profumo fa la sua comparsa solo dopo che l'albero è stato abbattuto. p. 14

La Guerra fredda era fredda solo per i luoghi ricchi e privilegiati del pianeta. p. 35

Si. Solo i morti hanno visto la fine della guerra. p. 36

Noi impariamo a conoscere nei minimi particolari ciò che è più costante intorno a noi. Le genti del deserto producono ottimi astronomi. p. 41

Guardando una cartina in rilievo David ha sempre l'impressione che, se afferrasse l'Afghanistan ai bordi e tirasse forte, con tutte quelle montagne e quelle colline, otterrebbe un'area dieci volte la sua dimensione attuale. p. 47

L'amore di un albero di palma maschio per un albero di palma femmina è talmente grande che cresce sempre verso la compagna, anche se si trova in un giardino vicino. p. 48

Ogni americano che muore qui, ha detto Casa, muore con un'espressione stupita sul viso, incapace di credere che un popolo così lontano e insignificante abbia generato un popolo in grado di influenzare il destino di qualcuno che appartiene a una nazione grande come la sua. p. 52

Le suole delle scarpe sono consumate come la punta di una gomma per cancellare arrotondata dall'uso. Come se camminasse in tondo per correggere i propri errori. p. 69

E seguendo le tracce dei suoi assassini, David si rese conto di calpestare le sue stesse impronte. p. 136

Solo ventinove anni in tutta la storia dell'umanità erano stati privi di guerre, e adesso ecco che anche lui si ritrovava a viaggiare tra le vicende di una feroce guerra civile. p. 195

"Non possiamo mai sapere quanto avremmo potuto essere diversi" dice David, stringendola forte. "Questa è l'unica vita che abbiamo". p. 224

"Il perdono dei deboli è l'aria che voi forti respirate, David. Non lo sapevi? Tu non lo capisci, ma allora lo hai sentito. Loro vi permettono di continuare a vivere". p. 283

Deve incontrare una persona che potrebbe essere il figlio di Zameen. p.310

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