sabato 26 dicembre 2009

Suck! Una storia d'amore



Christopher Moore, Suck! Una storia d'amore (You Suck. A Love Story, 2007), "Scatti", Elliot, Roma, Traduzione dall'inglese di Chiara Brovelli, 2009, 285 pagine.

Il problema, per un vampiro di diciannove anni, è che porta con sé nelle tenebre tutti i suoi dubbi adolescenziali. p. 11

Provate a descrivere il blu.
Senza usare la parola blu.
Capite, adesso? p.75

La copertina





giovedì 24 dicembre 2009

Illusione di potere




Un pacchetto di Lucky Strike, dottore. Autentico, un pacchetto antico, di quelli di colore verde. Circa 1940, prima della seconda guerra mondiale e prima che cambiasse colore. 'Le Lucky Srike verdi sono andate in guerra'..." p.2






Nel 1942 il colore del marchio delle Lucky Strike fu cambiato da verde a bianco.
Il cambiamento fu annunciato al pubblico con una campagna pubblicitaria dallo slogan "Lucky Strike Green has gone to war".
La società sostenne che il metallo utilizzati per gli inchiostri verde (cromo) e dorato (rame) fosse più utile per lo sforzo bellico. Secondo altri invece il cambio avvenne per ridurre i costi delle materie prime e aumentare l'attrattiva del prodotto presso le fumatrici.


Philip K. Dick, Illusione di Potere (Now Wait for Last Years, 1964), "Collezione Dick", Fanucci, Roma, introduzione di Carlo Pegetti, traduzione dall'inglese di Maurizio Nati, 286 pagine.


"Perché" rispose il taxi "la vita è fatta di configurazioni della realtà che si presentano così. Abbandonarla sarebbe come dire che lei non riesce a sopportare la realtà così com'è. Che vorrebbe delle condizioni particolari, più privilegiate per lei." p. 286.

La copertina dell'edizione Fanucci



La copertina dell'edizione "Urania"

giovedì 17 dicembre 2009

Trilobiti





Breece Dexter John Pancake (29/06/1952 - 07/04/1979)


Breece D'J Pancake, Trilobiti (Stories of Breece D'J Pancake, 1977), ISBN Edizioni, Milano, 2005, traduzione dall'inglese di Ivan Tassi, Introduzione di Giacomo Papi, Revisione di Chiara De Servi, 192 pagine.


Ci sono dei pozzi là, pompano per estrarre gli antichi fluidi. Il gas è blu quando brucia e mi chiedo se il sole antico fosse blu. (Trilobiti, p. 27).

Cammino, ma non ho paura. Sento ch la mia paura di allontana in cerchi concentrici attraverso il tempo, per un millione di anni. (Trilobiti, p.31)

[...] "Qquando il gatto non c'è...".
"Il gatto fa sempre qualche gioco quando sta da solo." (Cacciatori di volpi, p. 68)

È gente fatta su misura per le pianure, che da molto tempo si è sparpagliata per le città: gente che ha un nome, ma non un passato. (Che ne sarà del legno secco? p.163)

Il sole disegna una cicatrice d'avorio nel cielo dietro le colline; dal torrente, si leva il pianto di un piviere che si alza dalle paludi verso la linea del sole. Dalla terra sale una luce blu e bruna e le foglie disegnano dei motivi sul cielo scuro. (Che ne sarà del legno secco? p.175)

Nel mattino sbiadito la terra sembrava segnata da cicatrici. Le prime nevi erano già cadute, si erano sciolte e avevano sigillato le colline in una brina pesante che il sole non riusciva ad addolcire. Venti freddi avevano staccato le ultime foglie rimaste sulle querce, avevano lasciato sulle colline una pace grigio bruna che scendeva nella valle da ogni parte. (Il primo giorno d'inverno, p. 182)

Il sole era annerito dalla neve e la valle si chiuse quieta in quel bisbiglio, quieta come in un'ora di preghiera. (Il primo giorno d'inverno, p. 186)


La copertina



La copertina dell'edizione Henry Holt & Company Inc, 1984



La copertina dell'edizione Little, Brown and Company, 2003

Io sono il Tenebroso





Fred Vargas, Io sono il Tenebroso (Sans feu ni lieu, 1997), "Stile libero - Noir", Einaudi, Torino, 2006, traduzione dal francese di Maurizia Balmelli, 250 pagine.


All'albergo della Vecchia Lanterna a Nevers, non servivavo la colazione dopo le dieci. Louis era abituato a questo tipo di punizione, poiché apparteneva alla schiera di gente sospetta che si alza dopo l'ora legale, tra le undici e mezzogiorno, all'ora degli sballati, dei nottambuli, dei proscritti, dei colpevoli, dei poltroni, degli scapoli, dei malrasati e degli immorali. p. 204

La copertina



Copertina delle edizione J'ai lu, "Policier", Parigi, 2001.



El Desdichado
Je suis le Ténébreux, - le Veuf, - l'Inconsolé,
Le Prince d'Aquitaine à la Tour abolie :
Ma seule Etoile est morte, - et mon luth constellé
Porte le Soleil noir de la Mélancolie.

Dans la nuit du Tombeau, Toi qui m'as consolé,
Rends-moi le Pausilippe et la mer d'Italie,
La fleur qui plaisait tant à mon coeur désolé,
Et la treille où le Pampre à la Rose s'allie.

Suis-je Amour ou Phébus ?... Lusignan ou Biron ?
Mon front est rouge encor du baiser de la Reine ;
J'ai rêvé dans la Grotte où nage la sirène...

Et j'ai deux fois vainqueur traversé l'Achéron :
Modulant tour à tour sur la lyre d'Orphée
Les soupirs de la Sainte et les cris de la Fée.

Il diseredato
Io sono il tenebroso – il vedovo – l’inconsolabile,
Il Principe d’Aquitania dalla torre abolita;
La mia unica stella è morta – e sul mio liuto ornato di stelle
È impresso il Sole nero della Melanconia.

Nella notturna tomba, tu che mi hai consolato,
Rendimi Posillipo e il mare d’Italia,
Il fiore che tanto rallegrava il mio cuore deserto
E la pergola ove il pampino s’intreccia con la rosa.

Sono io Amore o Febo? Lusignan o Biron?
La mia fronte è ancora rossa per il bacio della regina;
Io ho sognato nella grotta dove la sirena nuota…

Due volte vittorioso l’Acheronte ho varcato:
Alterni modulando sulla lira d’Orfeo
I sospiri della santa e le grida della fata.

Les Filles du feu (Les Chimères), 1854, Gérard de Nerval

martedì 15 dicembre 2009

Un po' più in là sulla destra


C'era una coppietta
alla casamatta,
ma tutti si cuciono la bocca.

Che cosa sta ad aspettare,
invece di sprecare
il tempo con la 7?






La macchina da scrivere Vitotyp fu inventata dall'ingegnere francese H. Viry nel 1914 con l'intenzione di creare una macchina portatile che si potesse utilizzare nelle trincee della prima guerra mondiale o addirittura a dorso di cavallo leggi [...]


Fred Vargas, Un po' più in là sulla destra (Un peu plus loin sur la droite, 1996) "Stile libero. Big", Einaudi, Torino, traduzione dal francese di Margherita Botto, 2008, 257 pagine.


- Non potresti dare degli ordini ogni tanto, eh?
- No.
- Be', sbagli. A dare degli ordini, un uomo ci ricava un certo stile. Ma ovviamente, siccome non sei capace di ubbidire, non vedo come potresti comandare. p. 7

Il futuro è di chi sia alza presto, dicono. Ed è una cretinata, perché il futuro lo sorveglia anche chi va a letto tardi. p. 13

Il mare è molto meglio. Avanza, si ritrae, incessantemente, e senza scopo. Che scemo, quel mare. In fondo è irritante anche il mare, per via di quell'immensa inutilità. Attratto e respinto dalla luna, incapace di imporsi. p. 15

Alla fine, amava tutte le donne, perché da solo in auto uno ha il diritto di generalizzare, tutte [...] Alla fine, provava per loro una gratitudine indistinta, ammirava la loro capacità di amare gli uomini, una cosa che gli sembrava maledettamente difficile [...] p. 91

La copertina


lunedì 14 dicembre 2009

Come la vita


Una volta morti è lo stesso per tutto. Se mi cacano addosso gli avvoltoi e a lei mettono i fiori sull'uccello io me ne sbatto. p.127



Paco Ignacio Taibo II, Come la vita (La vida misma, 1987), "Net", 100, Milano, traduzione dallo spagnolo di Bianca Lazzaro, 2004, 176 pagine.

La copertina



La copertina dell'edizione Júcar, "Etiqueta Negra", Madrid, 1988



La copertina dell'edizione Txalaparta, "Gebara", Nafarroa, 2005



Francisco Ignacio Taibo Mahojo vero nome di Paco Ignacio Taibo II (Gijón, 11 gennaio 1949) è uno scrittore spagnolo che risiede in Messico dal 1958 anno in cui la famiglia, antifranchista, decise di fuggire dalla Spagna.

Romanzi con Héctor Belascoarán Shayne:

* 1976 - Giorni di battaglia (Días de combate)
* 1977 - Il fantasma di Zapata (Cosa fácil)
* 1981 - Niente lieto fine (No habrá final feliz)
* 1985 - Qualche nuvola (Algunas Nubes)
* 1989 - Stessa città stessa pioggia (Regreso a la misma ciudad y bajo la lluvia)
* 1989 - Fantasmi d'amore (Amorosos fantasmas)
* 1990 - Sogni di frontiera (Sueños de frontera)
* 1991 - Svaniti nel nulla (Desvanecidos difuntos)
* 2005 - Morti scomodi (Muertos incómodos)

Altri romanzi:

* 1982 - Eroi convocati (Héroes convocados: manual para la toma del poder) ripubblicato nel volume La banda dei quattro, Premio Grijalbo de Novela 1982
* 1982 - E doña Eustolia brandì il coltello per le cipolle (Doña Eustolia blandió el cuchillo cebollero)
* 1986 - Rivoluzionario di passaggio (De paso), Premio Café Gijón 1986
* 1986 - Ombre nell'ombra (Sombra de la sombra)
* 1987 - Come la vita (La vida misma), Premio Internacional Dashiell Hammett 1987
* 1989 - Sentendo che il campo di battaglia (Sintiendo que el campo de batalla...)
* 1990 - A quattro mani (Cuatro manos), Premio Internacional Dashiell Hammett 1991, Premio Latinoamericano de Novela Policíaca y Espionaje
* 1992 - La lontananza del tesoro (La lejanía del tesoro), Premio Internacional de Novela Planeta-Joaquín Mortiz 1992
* 1993 - La bicicletta di Leonardo (La bicicleta de Leonardo), Premio Internacional Dashiell Hammett 1994
* 1995 - Ma tu lo sai che è impossibile (Que todo es imposible)
* 2000 - Te li do io i Tropici (Así es la vida en los pinches Trópicos)

giovedì 10 dicembre 2009

Mi sono perso a Genova





La città dei grandi temporali ha un orizzonte troppo vasto perchè scirocco e libeccio lo possono ingombrare per intero e per sempre.


Maurizio Maggiani, Mi sono perso a Genova. Una guida, "Varia", Feltrinelli, Milano, 2007, 91 pagine.



Quelli che tornavano dai campi entravano in cucina già scalzi, ma i loro piedi facevano rumore come se fossero suole. p. 11

Era la fine dell'inverno del mio primo anno si scuola. Alla Cooperativa avevano appeso dietro il bancone una grande fotografia della cagnetta Laika con la cuffia da aviatore in testa, e non c'era bastardo per le aie del paese che non stesse provando il tormento del volo meccanicamente indotto; i più facili da far volare erano i segugetti da punta perché erano più leggeri e docili... p.14

Si è fermato perché la sua presenza combaciava perfettamente con un'assenza, come è per tutte le altre cose che abitano un buon porto. p.73

la copertina



il manifesto della mostra


mercoledì 9 dicembre 2009

Altai





Wu Ming, Altai, "Stile Libero - Big", Einaudi, Torino, 2009, 420 pagine.

la copertina

lunedì 7 dicembre 2009

L'anno del diluvio



Come faccio a essere suora se ascolto tutto quello che mi dicono gli uomini? p.97




Locandina del film El año del diluvio diretto da Jaime Chávarri con Fanny Ardant e Darío Grandinetti, 2004.


Eduardo Mendoza, L'anno del diluvio (El año del diluvio, 1982), Le Mani - Micorart's Edizioni, Recco, 1994, traduzione di Fiorenzo Toso, 130 pagine.


la copertina




mercoledì 2 dicembre 2009

Il viaggio dell'assassino



Robin Hobb, Il Viaggio dell'Assassino (Assassin's Quest, 1997) "Tif Extra", Fanucci Editore, Roma, 2008, traduzione dall'inglese di Paola Bruna Cartoceti, 776 pagine.


la copertina