Breece Dexter John Pancake (29/06/1952 - 07/04/1979)
Breece D'J Pancake, Trilobiti (Stories of Breece D'J Pancake, 1977), ISBN Edizioni, Milano, 2005, traduzione dall'inglese di Ivan Tassi, Introduzione di Giacomo Papi, Revisione di Chiara De Servi, 192 pagine.
Ci sono dei pozzi là, pompano per estrarre gli antichi fluidi. Il gas è blu quando brucia e mi chiedo se il sole antico fosse blu. (Trilobiti, p. 27).
Cammino, ma non ho paura. Sento ch la mia paura di allontana in cerchi concentrici attraverso il tempo, per un millione di anni. (Trilobiti, p.31)
[...] "Qquando il gatto non c'è...".
"Il gatto fa sempre qualche gioco quando sta da solo." (Cacciatori di volpi, p. 68)
È gente fatta su misura per le pianure, che da molto tempo si è sparpagliata per le città: gente che ha un nome, ma non un passato. (Che ne sarà del legno secco? p.163)
Il sole disegna una cicatrice d'avorio nel cielo dietro le colline; dal torrente, si leva il pianto di un piviere che si alza dalle paludi verso la linea del sole. Dalla terra sale una luce blu e bruna e le foglie disegnano dei motivi sul cielo scuro. (Che ne sarà del legno secco? p.175)
Nel mattino sbiadito la terra sembrava segnata da cicatrici. Le prime nevi erano già cadute, si erano sciolte e avevano sigillato le colline in una brina pesante che il sole non riusciva ad addolcire. Venti freddi avevano staccato le ultime foglie rimaste sulle querce, avevano lasciato sulle colline una pace grigio bruna che scendeva nella valle da ogni parte. (Il primo giorno d'inverno, p. 182)
Il sole era annerito dalla neve e la valle si chiuse quieta in quel bisbiglio, quieta come in un'ora di preghiera. (Il primo giorno d'inverno, p. 186)
La copertina
La copertina dell'edizione Henry Holt & Company Inc, 1984
La copertina dell'edizione Little, Brown and Company, 2003
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