lunedì 29 dicembre 2014

Philip Pullman

Philip Pullman (Norwich, 19 ottobre 1946)
Romanzi

1972, The Haunted Storm
1976, Galatea
1982, Il conte Karlstein e la leggenda del demone cacciatore (Count Karlstein)
1987, How to be Cool
1989, Jack il diavolo a molla. Una storia di coraggio e crudeltà (Spring-Heeled Jack: A Story of Bravery and Evil)
1990, Il ponte spezzato (The Broken Bridge)
1992, The White Mercedes
1993, The Wonderful Story of Aladdin and the Enchanted Lamp
1995, L'orologio meccanico (Clockwork, or, All Wound Up)
1995, The Firework-Maker's Daughter
1998, Mossycoat
1998, Farfalla tatuata (The Butterfly Tattoo aka The White Mercedes)
1999, Ero un topo (I was a Rat! or The Scarlet Slippers)
2000, Puss in Boots: The Adventures of That Most Enterprising Feline
2004, Lo spaventapasseri e il suo servitore (The Scarecrow and his Servant)
2010, Il buon Gesù e il cattivo Cristo (The Good Man Jesus and the Scoundrel Christ)
2012, Le fiabe dei Grimm per grandi e piccoli (Fairy Tales From The Brothers Grimm)

Serie di Sally Lockhart
1985, Il rubino di fumo (The Ruby in the Smoke)
1986, L'ombra del nord (The Shadow in the North aka The Shadow in the Plate)
1990, La tigre nel pozzo (The Tiger in the Well)
1994, La principessa di latta (The Tin Princess)

Serie della New-Cut Gang
1994, Il falsario e il manichino di cera (Thunderbolt's Waxwork)
1995, Il fiammifero svedese e il segreto dell'amore (The Gasfitter's Ball)

Queste oscure materie
1995, La bussola d'oro (Northern Lights aka The Golden Compass, us)
1997, La lama sottile (The Subtle Knife)
2000, Il cannocchiale d'ambra (The Amber Spyglass)

2003 Lyra e gli uccelli (Lyra's Oxford)
2008 Once Upon a Time in the North

Elif Shafak


Elif Şafak o Shafak (Strasburgo 25 ottobre 1971)

Romanzi

1997, Pinhan
1999, Şehrin Aynaları
2000, Mahrem (traduzione inglese: The Gaze, 2006)
2002, Il palazzo delle pulci (Bit Palas, traduzione inglese:  The Flea Palace , 2005)
2004, The Saint of Incipient Insanities (traduzione turca: Araf, 2004)
2006, La bastarda di Instabul (The Bastard of Istanbul, traduzione turca: Baba ve Piç, 2006)
2007, Latte nero (Siyah Süt, traduzione inglese: Black Milk: On Writing, Motherhood, and the Harem Within, 2011)
2009, Le quaranta porte (Aşk, traduzione inglese: The Forty Rules of Love: A Novel of Rumi, 2010)
2011, La casa dei quattro venti (İskender, traduzione inglese: Honour, 2012)
2013, La città ai confini del cielo (Ustam ve Ben, traduzione inglese: The Architect's Apprentice, 2014)

domenica 28 dicembre 2014

Pantera



Stefano Benni, Pantera, "I Narratori", Feltrinelli, Milano, 2014, con illustrazioni di Luca Ralli, 49 pagine.

Perciò passavo i giorni e le notti a farmi del male, con la sacra stupidità della giovinezza. Leggevo solo libri di suicidi, frequentavo balordi, bevevo di tutto, dagli amari allo stravecchio, fumavo e mi gloriavo di un catarro da ottantenne.

Si chiedeva alle ore di passare in punta di piedi, nascondendosi al dolore.

Era un posto così, di sogni che cadevano a terra come cappelli, e uno se li rimetteva in testa, sempre più sformati e impolverati.

“Non mi ricordo più, ma sono sicuro di avere amato una donna indimenticabile”

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Radio città perduta


Daniel Alarcón, Radio città perduta (Lost City Radio, 2007), Einaudi, Torino, traduzione dall'inglese di Stefano Valenti, 2011, 241 pagine.

Norma odiava i numeri. Un tempo ogni cittadina aveva avuto un nome; nomi millenari e impronunciabili, ereditati da chissà quali popoli ormai estinti, nomi pieni di consonanti dure dal suono di pietra contro pietra.

La felicità, aveva deciso, doveva essere una specie di amnesia.

Nel dialetto locale c’erano due modi diversi per dire noi: uno che comprendeva anche il tu, e uno che lo escludeva.

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giovedì 18 dicembre 2014

La città ai confini del cielo


Elif Shafak,  La città ai confini del cielo (The Architect’s Apprentice, 2014), "La scala", Rizzoli, Milano, Traduzione dall'inglese di Beatrice Masini, 2014.

La città, ormai chiaramente definita, si apriva davanti a lui, splendente. Luce e ombre, vette e declivi. Su e giù, una collina dopo l’altra, coperte qua e là da boschetti di cipressi, sembrava un grumo di contrari. Negandosi a ogni passo, cambiando forma in ogni quartiere, affettuosa e spietata allo stesso tempo, Istanbul dava con generosità e con lo stesso respiro si riprendeva il dono.

C’era qualcosa di bello nell’aria, e se a quel tempo avesse posseduto quella parola, avrebbe definito quel qualcosa una benedizione.

Le sue parole, come increspature sulla superficie di uno stagno, si diffusero, raggiungendo le rive della folla, e da lì furono spinte indietro verso il centro, e trasformate nell’andare.

Ripiegando il cuore come un fazzoletto, Jahan vi conservava la memoria dei pomeriggi trascorsi insieme.

Non si può camminare diritti se la strada è storta.

Disse che ci sono tre fontane di saggezza a cui ogni artigiano dovrebbe bere in abbondanza: i libri, il lavoro e le strade. Leggere, lavorare e viaggiare.

Le pietre stanno ferme. Chi vuole imparare, mai.

Siamo mortali. Le decisioni sono pecore; le abitudini, il pastore.

Jahan pensava che esistessero due tipi di templi costruiti dall’uomo: quelli che aspiravano a raggiungere il cielo e quelli che desideravano portare il cielo più vicino a terra. Poi, di rado, ce n’era un terzo: quello che faceva tutte e due le cose.

«Il meretricio è come il vento» disse Balaban, «più gli metti i ferri, più scivola dai buchi.»

Non avrebbe mai osato definire amore ciò che provava per Mihrimah, eppure raccolse con cautela la parola pronunciata e rivelata da qualcun altro per stringersela al petto: non voleva lasciarla andare.

«Sei più forte. Attento, però. Se reggi una spada, obbedisci alla spada, non è il contrario. Non si può portare un’arma senza sporcarsi le mani di sangue.»

Per tutta risposta Sinan disse che la conoscenza, ilm, è un carro trainato da molti cavalli. Se uno dei destrieri comincia a galoppare più veloce, anche gli altri cavalli accelerano e il viaggiatore in carrozza, l’alim, ne trae beneficio. I progressi in un campo sostengono i progressi in altri campi. L’architettura dev’essere amica dell’astronomia; l’astronomia dell’aritmetica; l’aritmetica della filosofia; e così via.

Forse, avrebbe concluso Jahan, quando sei troppo vicino sei cieco, e solo a una certa distanza comprendi.

Stava perdendo la fede nel suo mestiere. Allora non sapeva che il valore della propria fede non dipende da quanto è solida e forte, ma da quante volte uno la perde ed è ancora in grado di recuperarla.

Jahan annuì, la gola stretta. Ricordava anche il resto. Voi siete i testimoni dei vostri rispettivi viaggi. E dunque lo saprete, se uno di voi va fuori strada. Seguite il percorso di chi è saggio, di chi è vigile, di chi ama, di chi lavora sodo.

Allora è così, pensò. Il centro dell’universo non è a est né a ovest. È dove ci si arrende all’amore. A volte è dove si seppellisce un essere amato.

«La verità è una farfalla: si posa su questo e su quel fiore. Tu la insegui con un retino. Se la catturi sei felice. Ma non vive a lungo. La verità è una cosa delicata.»

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martedì 16 dicembre 2014

Odd e il gigante di ghiaccio


Illustrazione di Iacopo Bruno.

Neil Gaiman, Odd e il gigante di ghiaccio (Odd and the Frost Giants, 2009), Mondadori, Milano, traduzione dall'inglese di Iacopo Bruno, illustrazioni di Giuseppe Iacobacci, 2010, 54 pagine.


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Respiro corto



Massimo Carlotto, Respiro corto, "Stile libero. Big", Einaudi, Torino, 2012, 153 pagine.

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Il vento dal nulla


James G. Ballard, Il vento dal nulla (Wind From Nowhere, 1961), "Urania", 288, 12 agosto 1962, Mondadori, Milano, traduzione dall'inglese di Mario Galli.

Genova, meglio riparata per la sua posizione tra le colline e per la massa della lunga penisola, era in condizioni migliori.

Sulla piazza principale di Noli, un pullman giaceva su un lato, con le ruote rosse di polvere. L’edificio medioevale del municipio era stato scoperchiato ma le altre case, nonostante l’aspetto decrepito, riuscivano a resistere a quel vento simile a un uragano.

Si trovavano a una quindicina di chilometri da Genova e stavano percorrendo un tratto di strada scoperto che portava verso i bacini di Sestri. L’ampia curva della strada era sommersa dalla schiuma di un torrente che correva cinquanta metri più avanti.

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venerdì 5 dicembre 2014

La tigre nel pozzo

"Jewish immigrants just landed", from G. R. Simms, Living in London, 1902

Philip Pullman, La tigre nel pozzo (The Tiger in the Well, 1991), Salani, Firenze, traduzione dall'inglese di Gloria Pastorino, 2012.

«Quel genere di discorsi sono veleno» mormorò Goldberg. «Quel genere di uomini sono veleno. Sono parassiti, la feccia della società. Non hanno niente a che fare con noi, niente a che fare con il progresso, niente a che fare col socialismo. Tu sai cosa fanno le bombe? Hai mai visto una bomba esplodere? Hai mai visto dei bambini innocenti fatti a pezzi? Io sì. Combattere? Certo che combattiamo se dobbiamo. Ma noi combattiamo il male, non l’innocenza. E siamo capaci di capire la differenza. Loro non vogliono altro che uccidere, uccidere chiunque, uccidere per il gusto di farlo, per diffondere il terrore, per versare sangue, per distruggere. E come diavolo pensi che potrebbe migliorare le cose una tale violenza? Usa la voce. Usa il cervello. Usa le parole. Parla con le persone. Discuti. Organizza. Ecco le cose che davvero funzionano. Ecco cosa significa progresso. Ecco cosa significano buonsenso, coraggio e rispettabilità. Se ti vedo ancora con quegli sporchi codardi, per Dio, sarà la fine per te. Usa la testa. Usa gli occhi. Fai paragoni. Ascolta. Pensa. Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi? Usa il cervello!»

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lunedì 1 dicembre 2014

La casa dei libri

Presidio Branch Pubblic Library, San Francisco
Richard Brautigan, La casa dei libri (The Abortion: An Historical Romance 1966, 1971), "Le foglie", 70, Marcos Y Marcos, Milano, 2003, traduzione dall'inglese di Pier Francesco Paolini, 200 pagine.

Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta in italiano con il titolo L'aborto. Una storia romantica da Rizzoli (1976), titolo poi ripreso, nel 2012, da Isbn.

La biblioteca immaginata da Brautigan è stata in parte realizzata. Fino al 2004 è esistita, infatti, una Brautigan Library, come sezione della Fletcher Free Library a Burlington, Vermont. I manoscritti sono stati quindi trasferiti al Clark County Historical Museum di Vancouver, Washington. L'indirizzo  riportato nel libro quale sed della biblioteca (3150 Sacramento St., 94115 San Francisco) corrisponde a quello della Presidio Branch Pubblic Library di San Francisco.

Mi guardò e io sentii qualcuno guardarmi da dentro di lei, come se il suo corpo fosse un castello e vi abitasse una principessa. p. 42

Era tanto stupenda che i maghi della pubblicità l'avrebbero senz'altro tramutata in un parco nazionale se fossero riusciti a metterle le mani addosso. p. 42

Vida di mise una blusetta bianca, semplice ma attraente, e una gonna azzurra, corta - che lasciava scoperte le ginocchia - e sopra si infilò un pulloverino. Non sono mai stato capace di descrivere i vestiti un modo che tutti capiscano di cosa sto parlando. p. 101

Il padre aveva un'espressione molto severa, come se si accingesse a rifiutare un prestito. La madre appariva vagamente scandalizzata, come se qualcuno avesse detto qualcosa un tantino osé, a uno dei suoi tè o a una riunione di beneficenza. p. 153

Ahimè, l'innocenza dell'amore ha implicazioni fisiche sempre più complicate, non è fatta come i nostri baci. p. 153

Le cose sono diverse di notte. Le case e le città laggiù reclamano la loro bellezza e la ottengono dalle luci remote che palpitano con infinita passione. Atterrare a Los Angeles fu come atterrare all'interno di un anello di brillanti. p. 188

Per citare Foster: "Troppi forse, a questo mondo, e troppe poche persone". p. 188

Restai là come la moglie di Lot in una delle sue giornate storte. p. 196

Selezione dei libri registrati al Catalogo generale della Biblioteca di Brautigan

  • Coltivare fiori al lume di Candela, Harriet Fine ved. Adams
  • Il mio triciclo, Chuck
  • Indumenti in pelle e storia dell'Uomo, S.M. Justice
  • Amore semore bellissimo, Charles Green
  • Il giradischi e Dio, Rev. Lincoln Lincoln
  • Fritella bella, Barbara Jones
  • Sam Sam Sam, Pamela Evens Summers
  • Storia del Nebraska, Clinton York
  • Notti piene di baci, Susan margar
  • Alice, Richard Brautigan
  • È la regina delle tenebre, amico mio, Rod Keen
  • I tuoi vestiti sono morti, Les Steinman
  • Jack, storia di un gatto, Hilda Simpson
  • Culinaria dostojevskiana, James Fallon
  • Il mio cane, Bill Lewis
  • Hombre, Canton Lee
  • Vittoria in Vietnam, Edward Fox
  • Inchiostro tipografico, Fred Sinkus
  • Morte alla pancetta, Marsha Paterson
  • U.F.O. contro CBS, Susan De Witt
  • L'uovo deposto due volte, Beatrice quinn Porter
  • La colazione al primo posto, Samuel Humber
  • La foresta veloce, Thomas Funnell
  • La necessità di legalizzare l'aborto, Dottor O.
  • L'altro lato della mia mano, Harlow Blade Jr.

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