giovedì 25 luglio 2013

Chiamatemi Malaussène


Jerome Charyn, Chiamatemi Malaussène (Call me Malaussène, 1997), "Net. Narrativa", 270, il Saggiatore, Milano, 2006, traduzione dall'inglese di Laura Grimaldi, 79 pagine.

Signore,
non voglio vedere il mio Proust su uno schermo, né il mio Melville con asterisco sotto il nome che seduca  la gente a disegnare la gobba di Moby Dick o la forma esatta della penna di Bartleby. Preferisco che i miei eroi e i miei demoni riposino all'interno della mia immaginazione. 'ffanculo il suo Interface, 'ffanculo il suo Windows. 'ffanculo il suo CD Rom. Il magico Melville non è più Melville. E Proust con Passione è illuminante quanto un leccalecca. Se non la smette, sarò costretto a farle saltare le cervella e a distruggere la sua intesa stirpe,
Distinti saluti,
Isaac Sìdel p.7

Chiamatemi Malaussène p. 79

la copertina





Nessun commento:

Posta un commento