martedì 23 febbraio 2010

Il mondo conosciuto



The Old Plantation, Anonimo, 1790-1800, Abby Aldrich Rockefeller Folk Art Center, Williamsburg, Virginia

Edward P. Jones, Il mondo conosciuto (The Known World, 2003) "Tascabili, Best Seller", Bompiani, Milano, 2007, traduzione dall'inglese di Andrea Silvestri, 505 pagine.



Mildred si alzò. "Henry, perché?" disse. "Perché l'hai fatto?" Ritornò con la memoria al passato, al giorno in cui lei e suo marito gli avevavo spiegato tutto quello che doveva fare e tutto quello che non doveva fare. Non andare nel bosco senza dirlo a me o a tuo padre. Non mettere piede fuori di casa senza i certificati di libertà, non andare neanche fino al pozzo o al gabinetto. Di' le tue preghiere tutte le sere prima di andare a letto.
"Fare cosa, mamma? Cosa c'è che non va?"
Raccogli i mirtilli più vicini alla terra, figlio: sono i più dolci. Se un bianco ti dice che gli alberi parlano e ballano, tu di' che gliel'hai visto fare un sacco di volte: dagli sempre ragione. Non guardare quella gente negli occhi. Se vedi una donna bianca a cavallo che viene verso di te, vattene dalla strada e nasconditi dietro un albero: quanto più è brutta la donna, tanto più lontano devi andare, e tanto è più grosso dev'essere il tronco. Dopo aver spiegato tutto ciò al figlio aveva aggiunto: "Non sarai il padrone di un altro uomo, poichè un tempo anche tu hai avuto un padrone. Non tornare in Egitto dopo che Dio ti ha condotto fuori da lì."
"Non capisci cosa c'è di sbagliato, Henry?" chiese Augustus.
"Nessuno mi ha mai detto che era sbagliato."
"Che bisogno c'era che qualcuno te lo dicesse, figliolo?" disse Augustus. "Non hai gli occhi per vederlo da solo, anche senza che te lo si debba dire?" p.185

la copertina







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