martedì 9 febbraio 2010

Acido Solforico




Venne il momento in cui la sofferenza altrui non li sfamò più: ne pretesero lo spettacolo
. p.9


Amélie Nothomb, Acido Solforico (Acide Sulfurique, 2005) "Le Fenici tascabili. Narrativa", 201, Guanda, Parma, 2009, traduzione dal francese di Monica Capuani, 131 pagine.


L'infelice che riesca a riempirsi il petto di un soffio di grandezza rialza la testa e smette di compatirsi. p.47

Rideva dell'assurdità di una simile affermazione: certo, sarebbe stato facile ssere Dio se il male non fosse esistito, ma allora non ci sarebbe stato neanche più bisogno di Dio. p.54

Il linguaggio ha più a che fare con l'estetica che con la pratica. Se volendo parlare di una rosa non si disponesse di alcun vocabolo, se ogni volta si dovesse dire "la cosa che sboccia a primavera e ha un buon profumo", l'elemento in questione sarebbe molto meno bello. E quando la parola è una parola di lusso, e cioè un nome, la sua missione è rilevare la bellezza. p.67

C'è un proverbio arabo che mi sembra pertinente: "Non arrenderti: ricshieresti di farlo un'ora prima del miracolo." p.87


la copertina







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