David Madsen, Confessioni di un cuoco eretico (Confessions of a Flesh-Eater, 1997), "Primo Parallelo", 18, Meridiano Zero, Padova, 2006, traduzione dall'inglese di Francesco Francis, 216 pagine.
Il titolo italiano, trae un po' in inganno. Di eretico Orlando Cripse ha poco e Madsen ricicla alcuni spunti dai suoi studi di gnostica già riversati abbondatemente nelle Memorie di un nano gnostico.
La storia in apparenza ha delle somiglianze con il film di Greenaway, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante ma il protagonista del romanzo ha in realtà scoperto le alchimie segrete della carne per caso e la sua arte creativa è metodica e non detatta dalla gelosia.
Il cannibalismo è uno dei tabù più resistenti e trasversali della specie umana, Madsen ci scherza proponendo ricette elaborate (ha scritto anche un libro di ricette, Confessions of a Flesh-Eater Cookbook).
Non risucito come il suo primo romanzo ma con qualche spunto interessante anche, se per la verità, il tema è un po' inflazionato (c'è chi sostiene che la storia di Hänsel e Gretel si ispiri a un episodio di cannibalismo...).
- È un ossessione, quest'amore per le carni, - dice.
- Come ogni pscichiatra che si rispetti, dottore, - ribatto io, - il suo maggior talento sta nel mettere in evidenza l'ovvio. Ciò che non è ovvio, lo ignora, e quando non c'è nulla di ovvio da mettere in evidenza, se lo inventa.
p.10
NOISETTES À LA CRÈME AU CŒUR DE PASSION
1 piccola sella di carne con l'osso divisa in due lombatine e 2 filetti
1 spicchio d'aglio pelato e schiacciato
150 fr di panna molto densa
5 cucchiai di olio vegetale
1 rametto di timo fresco
Pepe nero tritato sul momento
Prima di preparare le noisettes, sistemate la carne in una borsa frigo. Il cuoco deve togliersi tutti gli indumenti e adagiarsi di schiena su un letto comodo, con la testa appoggiata su un cuscino rigido e sostenuto. È fondamentale un sottofondo musicale che evochi sensazioni di tenero erotismo - non si richiede, si badi bene, la cieca impellenza della lussuria, ma un generico senso di crescente eccitamento. La scelta dei pezzi musicali varia naturalmente da individuo a individuo; personalmente ho sempre trovato che il Concerto di Aranjuez di Rodrigo è quello che ottiene il miglior risultato.
Nella borsa frigo contenente la carne si introdurranno quindi i genitali, poi si richiuderanno i bordi. La borsa dev'essere piuttosto grande, dal momento che viene richiesta un'erezione (ma non l'eiaculazione); in effetti, in assenza dell'erezione, al prodotto finale mancherà il gusto pungente che dovrebbe correttamente avere. Il cuoco a questo punto potrà concedersi un pisolino: si richiedono almeno 2 ore.
Al risveglio, i genitali, vanno immediatamente tolti dalla borsa e la carne messa da parte. La condensa che si sarà formata all'interno della borsa va meticolosamente raccolta in una piccola coppa di vetro. Siate pazienti, più condensa si riesce a raccogliere, meglio è. Tagliare la borsa e raccogliere ogni gocciolina utilizzando la lama di un coltello, se necessario.
Tornati in cucina, preparate le noisettes. Con un coltello ben affilato tagliare ciascuna lombata in sei noisettes, ognuna dello spessore di circa tre cm. Cucire i filietti in tre o quattro punti con dello spago e tagliarli in quattro fettine. Metterli da parte.
Mescolare due cucchiai di olio, l'aglio schiacciato, il rametto di timo e la condensa raccolta in precedenza dalla borsa. Far cuocere a fuoco lento, rimescolando continuamente, per circa 6 munti. Aggiungere la panna, due cucchiai da tavola di acqua fredda, pepe nero per insaporire, e far sobbollire dolcemente per circa 15 minuti, o fino a quando il liquido non acquisti la consistenza di una salsa. Togliere il timo.
Riscaldare l'olio rimasto in una padella e aggiungere la carne, facendola rosolare da ogni lato. Continuare fino a che non sarà un poco più che al sangue. Servire su un piatto caldo, ricoprendo con la salsa. p.146
Ho mangiato mio padre.
D'accordo, detta così effettivamente suona un po' outrée, ma a che vale infiocchettare il nocciolo della faccenda da tanti preamboli pseudopsciologici e autoassolutori? Un genio non deve mai scusarsi, e io non ho la minima intenzione di farlo. p.169
Copertina, illustrazione di Valerio Bindi.
La copertina dell'edizione inglese Dedalus, 1997
Copertina di Confessions of a Flesh-Eater Cookbook, Dedalus
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