domenica 25 gennaio 2009

Le spie non devono amare





Giorgio Scerbanenco, Le spie non devono amare, "Gli elefanti. Narrativa", Garzanti, Milano, 2002, 195 pagine.

Le spie non devono amare appartiene alla moltitudine di opere che l'autore ha scritto su riviste femminili.
Lo stile è quello frettoloso da produzione seriale, i personaggi sono stereotipati e i dialoghi da fotoromanzo. Si tratta di un romanzo d'appendice, a metà tra il romanzo rosa e la spy story da rotocalco.
In questo, Scerbanenco non si maschera, e il romanzo è un dichiarato ed onesto prodotto artigianale. L'unico modo per non gettare il libro dalla finestra è prenderlo con ironia...

Sono Ornella Dallas, la moglie di un agente segreto, di una spia. La moglie della spia Falk. tutto il mondo, tutti i giornali hanno parlato di noi, la polizia internazionale ci ha cercato, i nemici hanno tentato di prenderci e ucciderci, ma ora è tutto finito e siamo qui al sicuro, in questa grande villa sul mare, che è forse come una gabbia d'oro, una prigione dorata, eppure vi viviamo al sicuro e felici.
Ho voluto raccontare la mia storia che, attraverso i giornali, arriverà a tutte le donne del mondo, perché tutte le donne sappiano che si può avere felicità e amore anche nelle situazioni più disperate, anche se si è la moglie di una spia.
Diversi anni fa a Berlino, in un grande albergo, io incontrai un uomo, era una spia, uno degli agenti segreti più temibili e pericolosi d'Europa. Me ne innamorai, e l'ho sposato. L'ho spostao anche sapendo che era un a spia e l'ho seguito per lunghi anni nella buona e nella cattiva sorte, come dicono quando ci si sposa, nelle avventure più angosciose e disperate. Le spie non devono amare, eppure noi ci siamo amati, e ci amiamo ancora, qui, davanti a questo mare, e ci ameremo per sempre. p. 195.

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