giovedì 4 dicembre 2008

Collodoro




Viva sa Madonna de Gonare, sa Madonna liberadora!


Salvatore Niffoi, Collodoro, "Fabula", 193, Adelphi, Milano, 2008, 291 pagine.

Antoni Sarmentu è una reincarnazione barbaricina di Fermín Espinoza. Garabombo è invisibile, Collodoro riesce a leggere l'animo delle persone come se fossero trasparenti. La loro "guerra silenciosa" si combatte nella stesso tempo sospeso e mitico, sugli stessi sentieri di montagna, contro gli stessi nemici.
Salvatore Niffoi è, naturalmente, una reincarnazione sarda di Manuel Scorza.
Nuoro forse non è l'Atene Sarda che immagina qualcuno ma di certo da Nuoro (e dalla Sardegna) provengono alcune delle voci più importanti della Letteratura italiana contemporanea.

Antoni era da sempre convinto che la bestia umana, dopo millenni di civiltà, sotto la pelle nascondesse ancora le squame degli anfibi, le piume degli uccelli, la spina dorsale dei serpenti. p. 36

Si costruivano navi di parole per andare lontano da Noroddile, citando a memoria i poeti che lei preferiva. p.94

Per campare Antoni faceva il ceramista, ma aveva sempre sognato di fare l'archeologo. Una notte che da piccolo era affacciato alla finestra di mannai Natalia in attesa di contare le stelle cadenti vide la luna uscire come una perla lucente dalla montagna sacra di Oddokkakkaro e fece una promessa: "Diventerò scopritore di tesori e scaverò la terra per scoprire dove nasce la luna!". Mannai si mise a ridere a scacaglio. "Domani ti regalo una delle mie zappette, così puoi già iniziare a scavare!".p. 166

Secondo tziu Mabrogiu Zilote, Attilio era sciapo come il fango, perché non capiva che la vera ricchezza dei poveri bisogna metterla a frutto almeno tra le lenzuola. p. 203

Nessun commento:

Posta un commento