giovedì 18 dicembre 2008

Il matrimonio dei fiammiferi


La vita è piena di sorprese, ma se sei convinto che saranno tutte brutte, chi te lo fa fare di continuare a vivere?

Jonathan Carroll, Il matrimonio dei fiammiferi (The Marriage of Sticks, 1999), "Lain", 46, Fazi, Roma, , 2008, traduzione di Lucia Oliveiri, 303 pagine.

"Ci credo che è arrivata a novant'anni! Se ha mangiato questa roba per tutta la vita, è piena di conservanti chimici fino all'osso. Quando muore il suo corpo avrà l'emivita del plutonio". p. 64

"Ecco! Un sacco di uomini hanno fatto l'amore con me prima che avessi diciassette anni, ed è stato più di ottant'anni fa". p. 84

"... E' questo il bello dei ricordi: ti svegli la mattina e te li metti addosso come una goccia d'acqua di colonia e il loro profumo ti accompagna per tutta la tua giornata." p.84

Era una sua idea. Quando accade qualcosa di veramente importante nella tua vita, ovunque tu sia, trova un pezzetto di legnoe scrivici sopra l'occasione e la data. Conservali tutti insieme, con cura. Non devono essere troppi: di tanto in tanto riguardali e separa glio eventi veramente importanti da quelli che non lo sono più. E' semplice. E gli altri buttali via. Quando sarai vecchio o malato o convinto che non ti resti più molto da vivere, mettili insieme e bruciali. Il matrimonio dei rami. p. 94

"Vorrei leccarti la spina dorsale". p.100

"... La vita è piena di sorprese, ma se sei convinto che saranno tutte brutte, chi te lo fa fare di continuare a vivere?". p.112

Uno di quei nomi bellissimi che i bambini detestano quando sono piccoli perché sono strani e diversi. Ma che poi adorano quando diventano grandi. p. 244


*** Playlist ***

01. White Wedding Pt.1, Billy Idol - ("Billy Idol", 1982) 04:15
02. Ferny Hill, The Chieftains ("The Long Black Veil", 1995 ) 03:42
03. For No One, The Beatles ("Revolver", 1966) 02:00
04. I Feel Fine, The BEatles ("I Feel Fine", 1964) 02:12
05. Chapel of Love, The Dixie Cups ("Chapel of Love", 1964) 02:50
06. Part II c - The Köln Concert, Keith Jarret ("The Köln Concert", 1975)
07. Ring's End Rose
08. Foggy Dew, The Chieftains feat. Sinead O' Connor ("The Long Black Veil", 1995 ) 05:20
09. Sally Go 'Round the Roses, The Jaynetts ("Sally Go 'Round the Roses", 1963) 03:14
10. Help Me, Rhonda, The Beach Boys ("The Beach Boys Today!, 1965) 03:10
11. Le carnaval romain, ouverture pour orchestre, Op. 9 - Hector Berlioz 09:00
12. Le Carnaval des Animaux, VII - Aquarium, Camille Saint-Saëns 02:32
13. Dancing in the Street, Martha and the Vandellas ("Dance Party", 1964) 02:38
14. How Do I Live, Trisha Yearwood ("How Do I Live", 1997) 04:04


01. In un angolo una radiolina trasmetteva White Wedding di Billy Idol. p. 34

02. "Suonavate stupendamente".
"E' la nostra pausa pranzo. Vieni siediti. Lasciaci rifare questo pezzo e poi ne parliamo. E' Ferny Hill, lo conosci?".
"Temo di no".
"Ti piacerà. Forza". p. 89

03. Annui come per dire: Va' avanti. Suonava For No One dei Beatles. p.91

04. Fissai la crocetta rossa sul test e mi resi conto che stavo canticchiando I Feel Fine dei Beatles. p. 147

05. In un altro appartamento una donna canticchiava sotto voce la canzone che stavano dando alla radio mentre lavava i piatti: The Chapel of Love dei Dixie Cups. Sentii gli spruzzi d'acqua nel lavandino, il gemito della spugna contro il vetro, la voce malinconica e sommessa della donna. p.151

06. Accesi la radio e fu un piacere ascoltare la fine del Köln Concert di Keith Jarrett, uno dei miei pezzi preferiti. p. 170

07. E mi avrebbero travolto se dal televisore non mi fosse giunto il fiscioacuto e modulato di uno zufolo che intonava Ring's End Rose, un'allegra canzone d'amore irlandese, tra le preferite di Hugh. p. 171

08. Hugh prese a suonare Foggy Dew. Hugh in televisione. Dieci anni più vecchio. p.172

09. L'autoradio stava trasmettendo a tutto volume Sally Go Round the Roses. Non c'era nessun'altra macchina per strada. La canzone squarciava lo strano silenzio che regnava su quella stradina a poche miglia dall'abitazione di Creane's View. p. 196

10. Cominciò a fischiettare una canzone dei Beach Boys, Help Me, Rhonda. S'infilò le mani in tasca e le triò fuori di nuovo. Diede un colpetto col piede alla base della porta e il rumore echeggiò nel silenzio che regnava nella casa. Fischiettò ancora qualche nota. p. 207.

11. Cambiò diverse stazioni finché non trovò della musica classica. Il carnevale romano di Berlioz per un po' mi rasserenò. p.248

12. A qul punto udii la musica classica, una melodia estiva, modulata, che mi rammentò Aquarium di Saint-Saens. Prima di ogni altra cosa concessi ai miei sensi qualche istante per acquietarsi. p. 253

13. Erik fece un passo a sinistra, si fermò, poi un passo a destra. Si era messo a ballare! Fece una piroetta. "Sentito, Miranda? Dentro al supermercato? Sono Martha an the Vandellas, Dancing in the Street". Continuò a volteggiare mentre si avvicinava alla macchina. "E' una delle mie canzoni preferite. Piaceva un sacco anche a Isaac. La sento sempre adesso. Buffo. Non credo che mi fosse mai capitato di sentirla tanto spesso, prima". p. 272

14. Si sentiva spesso una bella canzone alla radio anni fa. Fin troppo spesso, la si sentiva, ma a me non dispiaceva perché mi teneva compagnia ed è una cosa che mi fa sempre contenta. Mi capitava anche di canticchiarla di tanto in tanto senza neanche accorgermene. S'intitolava How do I Live Without You?. Già, come posso vivere senza di te? p. 280

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