giovedì 28 gennaio 2010

L'uomo dei cerchi azzurri


... Squatina aculeata, pesce migratore, che abita i fondali sabbiosi delle coste del Mediterraneso. Carne piuttosto insipida, variamente apprezzata. Nuota come gli squali, agitando la coda. Muso ottuso, valve nasali laterali, più o meno frangiate. Spiracoli ampi, semilunari, bocca armata di denti unicuspidi a base allargata, e tralasciamo il resto. Marrone con marmorizzature scure e macchie chiare, un po' come la moquette dell'ingresso, se vogliamo. p.52



Squadrolino (Squatina aculeata)


Fred Vargas, L'uomo dei cerchi azzurri (L'Homme aux cercles bleus, 1996) "SuperET", Einaudi, Torino, 2oo7, traduzione dal francese di Yasmina Melaouah, 238 pagine.


Per fortuna era Parigi.
Era l'unica città del Paese che gli potesse piacere. A lungo aveva creduto che il posto in cui viveva gli fosse indifferente, indifferente come il cibo che mangiava, indifferente come i mobili che lo circondavano, indifferente come gli erano indifferenti i vestiti che portava, riciclati, ereditati, trovati chissà dove.
Ma alla fine, per il luogo in cui vivere, non era così semplice. p.8

- [...] La mia giornata è partita male. Ieri, l'altro ieri, stessa cosa. Così è un'intera tranche di settimana che va in malora. Spero che lei abbia passato una tranche migliore della mia.
- Una tranche?
- La mia idea è che lunedì-martedì-mercoledì formano una tranche di settimana, la tranche I. Quello che succede nella tranche 1 è molto diverso da quello che succede nella tranche 2.
- Giovedì-venerdì-Sabato?
- Esatto. A ben guardare ci sono molte più sorprese importanti nella tranche 1, in generale, dico in generale, e più avventatezza e divertimento nella tranche 2. Questione di ritmo. Non c'è mai alternanza, diversamente dai parcheggi per le auto in alcune vie, dove per due settimane puoi lasciare la macchina e per altre due non la puoi più lasciare. Perché? Per far riposare la via? Per tenerla a maggese? Mistero. Tranche 1: ti interessi, credi a delle cose, trovi delle robe. Dramma e miracolo antropici. Tranche 2: non trovi un bel niente, impari zero, vitainsignificante e via discorrendo. Nella tranche 2 c'è molto chissà chi con chissà cosa, e bevi parecchio, mentre la tranche 1 è più importante, questo è chiaro. Praticamente una tranche 2 va liscia di suo, o diciamo che non ha un gran peso. Ma una tranche 1, quando va in vacca come quella di questa settimana, è un bel casino. Poi è anche successo che al caffè come menu c'era spalla di maiale con le lenticchie. A me la spalla di maiale con le lenticchie mi butta giù di morale. Sconforto puro. E questo in piena tranche 1. Proprio una sifga, qualla cazzo di spalla di maiale.
- E la domenica?
- Be', la domenica è la tranche 3. Solo la giornata fa una tranche intera, per dire come è delicata. La tranche 3 è lo scompiglio. Semetti insieme una spalla di maiale con le lenticchie e una tranche 3, a dire il vero non ti resta che morire. pp. 31-32

Per questa settimana abbiamo chiuso con la compassione, la consolazione paziente, i lucidi incoraggiamenti e gli svariati ideali umanitari.
Si nasce si crepa e nel mezzo ci si ammazza di fatica per perdere tempo facendo finta di gaudagnarlo, e questo è tutto quello che ho voglia di dire sugli uomini. Lunedì prossimo li troverò fantastici con tutti i loro minimi indugi e la loro traiettoria millenaria, ma per oggi è impensabile.
Per oggi solo ciniscmo, caos, futilità, e piacere immediati. p.55

Adamsberg era docile, aveva tendenza ad andare a letto con tutte le ragazze che ne avevano voglia, e certe volte questa gli sembrava davvero la cosa migliore da fare [...] p.67

Benissimo, ce ne occuperemo stasera, pensò, convinto di essere un egoista ma sapendo per esperienza che le persone che ti lasciano davvero non si prendono mai la briga di avvertirti con una lettera di sei pagine. Costoro si eclissano senza parlare... p.113

Mathilde è fatta così. È un frammento dell'universo. Non potendo dilatarsi per fondersi con esso, ha deciso di studiarlo per percepirlo nelle sue massime dimensioni fisiche. p. 122

Sapeva che questa percezione dell'esistenza prendeva talvolta sentieri speleologici, dove gli stivali si incollavano nel fango, dove non si trivava alcuna risposta, e che ci voleva del coraggio fisico per non cacciare via tutto molto lontano. Ma quando accadeva, lui non cacciava via niente, perché allora aveva la certezza che un simile gesto lo avrebbe condannato a non essere più nulla. p.124

La copertina







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