giovedì 7 gennaio 2010

L'amore a Londra e in altri luoghi



Flavio Soriga, L'amore a Londra e in altri luoghi, "Narratori Italiani", Bompiani, Milano, 2009, 146 pagine.


[...] "PRETE POLENTA CE L'HA PICCOLO", ha scritto il mio amico una notte sul muro della chiesa, "E LE BEGHINE S'ACCONTENTANO", ci ha aggiunto qualcuno con lo spray, "E sono arrivati i carabinieri a cancellare quello schifo", così ha detto babbo a cena quella sera. Aprile, p.13.

E prima o poi tutto si fa prosa, e la poesia scompare, o resta rinchiusa in un'ora soltanto prima di prendere sonno, in mezzo a cose normali, quelle che fanno tutti: lavorare, guadagnare, portare i figli all'asilo, e poi a scuola, e poi al basket e al calcio e a scuola tennis. Un'ora di poesia presa di libri, perché la vita non fa più rime come un tempo, non è più tutta avventure e sole, e libertà di bicicletta e corse dopo la scuola; no, la vita si fa diversa, tutta in prosa, appunto, o soprattutto in prosa, anche se c'è una moglie e il suo sorriso, e bambini a cui adesso puoi raccontare tu, e fargli sognare, almeno un'ora. Aprile, p. 20.

Le opinioni che ho sentito nel mio paese, quando ero ragazzino, mentre crescevo, tutte le opinioni che ho sentito negli anni, mille volte, sulle donne, l'amore, la fedeltà e il tradimento, il farsi valere, il non aver paura, il possesso e il coraggio, le ho cancellate tutte, io, nella mia testa, una ad una, le ho analizzate e le ho trovate tutte sbagliate, tendenzialmente tutte sbagliate, presuntuose e sbagliate: le ho cancellate, e al loro posto non ho trovato niente da metterci. Il congiacente, p.107.

la copertina


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