martedì 12 gennaio 2010

I bambini di Pinsleepe




Hieronymus Bosch, Trittico del Giardino delle Delizie, 1503-4, Museo del Prado, Madrid.


Jonathan Carroll, I bambini di Pinsleepe (A Child Across The Sky, 1990) "Le Strade", 108, Fazi, Roma, 2006, traduzione dall'inglese di Alessandra di Luzio e Franca Maria Mura, 270 pagine.



Un'ora prima che si sparasse, Philip Strayhorn, il mio migliore amico, telefonò per parlarmi dei pollici.
"Hai mai notato che quando ci laviamo le mani trascuriamo i pollici?".
"Scusa, in che senso?".
"È il dito più importante, ma siccome è sistemato lì da una parte, gli diamo una sciacquata, tutt'al più una sfregatina, ma certamente non gli riserviamo la cura che meriterebbe per tutto il lavoro che fa. E probabilmente è anche il dito che si sporca di più". p.13

Ti ricordi il verso di Kenneth Patchen? "L'attesa fino al mattino potrà essere anche molto lunga, ma nessuna legge vieta di parlare al buio". p.30

"Potrei essere felicemente sposata da vent'anni e non avere remore a venire a letto con te. Ti voglio bene. Non ho problemi ad andare a letto con le persone a cui voglio bene". p.236

la copertina





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