martedì 5 maggio 2009

Si chiama Violante





Villaputzu: la chiesa di San Nicola di Quirra e sullo sfondo il castello (spexi.eu)

Rossana Copez, Si chiama Violante, "Tascabili. Narrativa", Il Maestrale, Nuoro, 2007, 174 pagine.

Il libro racconta della prima Contessa di Quirra, Donna Violante Carroz catapultata, per ordine reale, dalla corte barcellonese, nei suoi possedimenti nella Sardegna catalana del XIV secolo per fronteggiare, donna contro donna, la giudicessa Eleonora d'Arborea. Se la protagonista del romanzo riuscirà, infine, nell'intento di non mischiarsi nell'esercizio del potere e a scomparire come una jana non altrettanta fortuna avrà la sua succeditrice, omonima, che passerà alla storia come la "sanguinaria".
Breve storia intima ed onirica che parla della stessa terra e della stesse genti narrate da Atzeni.

Era in un dolce settembre e il mare profumava come mai aveva saputo. Penetrante, eccitante, che portava d'istinto a tirar su col naso, a inspirare senza sosta. Per non perderlo, per rubarlo agli altri... p.12

... le chiese, sono gremite di anime dei morti. Si sa da sempre che si deve lasciare libero il passaggio centrale che porta veso l'altare, perché "quello" è il loro spazio, e non ci si deve sostare perché non bisognamai disturbare l'ingresso delle anime alla chiesa. p.31

I sardi, da tante generazioni oramai,non vanno per mare. Forse perché ci sono gli stagni e il pesce è abbondante, e si pesa senza bisogno di affrontare tempeste e Saraceni. Iddio, evidentemente, vuole preservare questa nostra razza: non permette che si arrischi tra le onde. p.109

La copertina

Foto di Franco Stefano Ruju, Grafica Nino Mele


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