giovedì 20 agosto 2009

Cioccolato o vaniglia





Locandina del film Little Fugitive regia di "Ray Ashley", Morris Engel e Ruth Orkin, 1953


Lee Stringer, Cioccolato o vaniglia (Sleepaway School: Stories from a Boy’s Life, 2004), Nottetempo, Roma, 2007, traduzione dall'inglese di Delfina Vezzoli, Introduzione di Kurt Vonnegut, 330 pagine.


Dissi a mia madre che mi ero fatto un nuovo amico.
"E'cioccolato o vaniglia?" volle sapere.
"Cioccolato," le dissi, quando afferai il senso della domanda.
Lei sorrise e disse "Che bello". p.18

Così resto lì a guardarlo fumare, sempre più affascinato dal modo in cui maneggia la sigaretta. Non tira delle boccate. Si attacca alla sigaretta come un maniaco. Strappa dei tiri che poi butta fuori dalla bocca. Lascia che il fumo gli si arricci sopra il labbro. E lo inala attraverso il naso. "Tirata alla francese, " mi dice.
Altra bella mossa. p.257

**Playlist**

01. Hurt, Roy Hamilton (1961)
02. Our day will come, Ruby and The Romantics (1964)
03. Hey Paula, Paul & Paula (1963)
04. Up on the Roof, The Drifters (1962)
05. Spanish Harlem, Ben E. King (1961)
06. Personality, Lloyd Price (1959)
07. God Bless America, Kate Smith (1938)
08. That Lucky Old Sun, Frankie Laine (1949)
09. Please Please Please, James Brown & The Gospel Starlighters (1956)
10. Hurts So Bad, Little Athony & The Imperials (1964)
11. Rainy Night in Georgia. Brook Benton (1970)
12. Cry to Me, Betty Harris (1963)
13. Save the last dance for me, Ben E. King & The Drifters (1960)
14. Maria, West Side Story (1956)

Il disco che mette più spesso, quello che ricordo meglio, è una canzone intitolata "Hurt". La posso sentire anche adesso. Il potente acuto crescendo con cui comincia. La voce di Roy Hamilton. Altreattanto potente e acuta. Che salta fuori dalla bocca del cono. p.34

Sul palco Mrs. DeRay è di nuovo in piedi.
Suona una nota con suo diapason a fiato.
Gli alunni di quarta le rispondono a tono: "H-m-m-m-m".
"...Ca-r-e-e me b-a-a-ck to-o-o-o-ld Vir-gin-ee," cominciano a cantare sul palco. Una canzopne presa dal canzoniere che Mrts DeRay si porta sempre dietro quando viene qui con la sua autoarpa per la lezione di musica. p.73

...Our day will come.
If we just w-a-i-t-a while.
Our day will come
And we will have ev-ry-thing...
p.139

Adesso è la volta di "Hey Paula" dagli altoparlanti.
Hey Paula
I want to marry you...
Hey hey Paula,
No-one else will ever do...

Solo musica leggera, rassicurante qui dentro. Mai nient'altro. Svolazza giù dai travetti per tutto il giorno. Tutti i santi giorni. Non puoi liberartene. Dopo un settimana di questo trattamento, costantemente imbottito di medicinali, sono arrivato al punto di essere felice e contento di abbandonarmi alla sua pacchiana mercé.
I've waited so long
For school to be through...
Paula, I can't wiat no more for you.

Canticchio anch'io. Sottovoce. p.144

E gli autoparlanti diffondono l'ennesima canzonetta.
Sento i Drifters che cantano.
When this old world
starts getting you down
and people are just too much
for you to faaace...
p.155

Accende la radio e vai col Rythm&Blues per tutto il tragitto fino a casa. Marvin Gaye. Le Supremes, Ben E. King che canta:
There is a rose in Spa-nisch Har-lem
A red rose up in Spa-nish Har-lem
. p.249

Il dj alla radio dice che hai in serbo una "Vecchia Gloria" per noi. Lloyd Price. Che canta "Personality". Mr. Gomillion commenta con un sonoro Hah! L'unico suono che abbia emesso per tutto il viaggio. E spara il volume al massimo. Quando interviene il coro, ci mettiamo tutti a canticchiare. Le nostre voci stonate si uniscono all'ultimo verso, Cause you got a great big hear-ar-ar-t! Continuiamo a cantare anche dopo aver superato il cancello, su per la collina, fin davanti alla porta del villino. p.250

Continuo a sentire lo stesso ritornello che mi frulla in testa.
From the mountains...
To the prairies...
To the oceans...
White with foam...
p.276

Gli passo il microfono. Lui lo tiene davanti a sé e si schiarisce la gola. Poi, prima che me ne renda conto, sta cantando.
Up in de mor-nin'...
Out on de job..
Work like de de-vil for me pay...
But dat luky ol' sun ain't got nut-tin' to do...
But roll araoun' hea-ven all day.
p.304

Penso a quando ero sdraiato nel mio letto. Col suono del giradischi che colava giù dal soffitto. Hubert ha una catasta di 45 giri della Motown Records. E li ascolta in continuazione. James Brown nche canta "Please Please Me". Little Athony che racconta al mondo quanto soffre, in "Hurts So Bad". Brook Bentos che si lamenta per quella solitaria notte di pioggia, quella "Rainy Night in Georgia". Canti di nostalgia e struggimento. Che si affolano nella mia stanza. Trasformando il buoi di mezzanotte in una tristezza d'inchiostro. Immergendomi nella luminosità del dolore. p.306

Un giradischi marrone e fulvo gracchiava in mezzo alla stanza.
When you are all alone in your lone-ly room
And There is nothing but the smell of her per-fume
Don't you feel like cryin'?
Don't you feel like cryin'? ...

La risposta era sì. p.307

Qui la maggior parte dei ragazzi ha delle radio a transistor. Arty ne ha una piccolissima. Tanto minuscola che la tiene nel taschino della camicia, e l'ascolta con l'auricolare di notte. Una volta ogni morte di papa riesco a farmela prestare per un po', molto poco per la verità. Per il piacere proibito del rock and roll dopo che hanno spento le luci. E Cousin Brucie che chiacchera nel mio orecchio. Ma questo non si avvicina neanche lontanamente alla gioia che provo quando sento le prime scariche di elettricità statica nel mio impianto artigianale. Seguita dai Drifters. Che cantano "Save the last dance for me". Una sensazione di potenza quasi cosmica. Che mi fa credere che tutto sia possibile. Che basti solo volerlo. p.322

Per la lezione di inglese ci portano a vedere West Side Story. L'idea all'inizio non mi entusiasma perché non vado matto per i musical. Non capisco che senso abbia interrompere un racconto per mettersi a cantare una canzone. Ma con questo spettacolo è diiverso. Non c'è niente che mi infastidisca. Anzi, la musica mi rimabne impressa più della storia. Dopo, vado in giro per giorni cantando "Maria". A squarciagola mentre gironzolo nel villino. p.324

la copertina




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