C'è un istante, tra il quindicesimo e il sedicesimo sorso di champagne, in cui ogni uomo è un aristocartico. Questo momento sfugge al genere umano per un motivo banale: gli uomini sono così impazienti di raggiumgere il culmine dell'ebbrezza che soffocano quel fragile stadio in cui gli è concesso di meritare la nobiltà.
Amélie Nothomb, Causa di forza maggiore (Le fait du prince, 2008), "Amazzoni", 51, Voland, Roma, 2008, traduzione dal francese di Monica Capuani, 114 pagine.
Finalmente mi è capitato di leggere qualcosa di Amélie Nothomb trovandolo incocludente e un po' inutile. Finalmente, perché un racconto poco ruscito mi fa apprezzare ancora di più la scrittrice belga rendendola più umana e allontanando un poco l'immagine della marziana calata sulla terra per sbattere in faccia a tutti il suo enorme talento...
la copertina
ovvero la dimostrazione di come Voland si ostini a realizzare copertine orrende partendo da originali decenti, in questo caso costruiti intorno ad una foto di Pierre et Gilles...
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