Cormac McCarthy, Il guardiano del frutteto (The Orchard Keeper, 1965), "Super ET", Einaudi, Torino, 2009, traduzione dall'inglese di Silvia Pareschi, 225 pagine.
Se ne sono andati tutti, ormai. Scappati, banditi nella morte o nell'esilio, perduti, rovinati. Sole e vento percorrono ancora quella terra, per bruciare e scuotere gli alberi, l'erba. Di quella gente non rimane alcuna incarnazione, alcun discendente, alcuna traccia. Sulle labbra della stirpe estranea che ora risiede in quei luoghi, i loro nomi sono mito, leggenda, polvere. p.225
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