Bologna 1943. La chiesa di San Francesco dopo i bombardamenti [da Museo Virtuale della Certosa di Bologna]
Enrico Brizzi, La nostra guerra, "Romanzi e Racconti", 486, Baldini Castoldi e Dalai, Milano, 2009, 644 pagine.
la copertina
il book-trailer
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"Mentirsi a sé è un conto, ma mentire agli sbirri tante volte è una necessità. Non è il caso di andarci di mezzo per una questione di onore. L'onore riguarda solo se stessi e non la madama". p.103
la copertina
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"Puntiamo il dito contro i tedeschi, i polacchi e gli ucraini che sapevano e non sapevano delle atrocità perpetrate intorno a loro. Ci piace pensare che fossero rimasti intimamente segnati dalle conseguenze di quella specifica forma di ignoranza. Ci piace pensare che nei loro incubi fossero perseguitati da coloro di cui avevavno ignorato le sofferenze. Ci piace pensare che la mattina si svegliassero stanchi, e che siano morti distrutti dal cancro. Ma forse non è stato così. L'evidenza indica l'opposto: possiamo fare di tutto e passarla liscia; non c'è punizione". p.47
"Forse è questa l'origine degli dèi" dice sua madre. Scende il silenzio. "Forse abbiamo inventato gli dèi per dare loro la colpa di ogni cosa. Sono stati loro a darci il permesso di mangaiare la carne. Sono stati loro a darci il permesso di giocare con le cose impure. Non è colpa nostra, è colpa loro. Noi siamo soltanto figli loro".
"Ne è convinta?" chiede cauta Mrs. Garrard.
"E Dio ha detto: Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo" cita sua madre. "I conti tornano. Dio ci ha detto che andava bene". p.53
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