venerdì 31 luglio 2009

Deserto

Jean-Marie Gustave Le Clézio, Deserto (Désert, 1980) "BUR, Scrittori contemporanei", Rizzoli, Milano, 2008, traduzione dal francese di Dianella Selvatico Estense, 382 pagine.

le copertine







giovedì 23 luglio 2009

Il figlio del cimitero






Neil Gaiman, Il figlio del cimitero (The Graveyard Book, 2008), Mondadori, Milano, 2009, illustrazioni di Dave McKean, traduzione dall'inglese di Giuseppe Iacobaci, 345 pagine.

le copertine









martedì 21 luglio 2009

Tortuga





Una delle prime bandiere, Jolly Roger, utilizzata da Bartholomew Roberts


Valerio Evangelisti, Tortuga, "Strade Blu", Mondadori, Milano, 2008, 330 pagine

Tortuga, uno dei tredici paradisi della pirateria dei caraibi, l'isola dove i pirati (filibustieri, Fratelli della costa) sperperavano i soldi delle loro razzie in rum e puttane, dove vivevano le loro mogli e i loro schiavi (che spesso coincidevano), dove si riposavano sotto lo sguardo benevolo ed interessato della Compagnia francese delle Indie Occidentali e della corona francese.
Tortuga, uno di quei posti reali completamente trasfigurati dal loro passato storico e mitico...

Evangelisti ha deciso di raccontare la Filibusta nel periodo declinante del suo fasto. La sua naturale vocazione al racconto hanno prodotto una storia che fa incrociare, nel mare dei caraibi, un gesuita portoghese accusato dell'assassinio infame, in carcere, del ministro delle finanze francese, Nicolas Fouquet, avversario di Colbert, il Cavalier de Gramont, conquistatore di Veracruz, e uno dei filibustieri più romanzati della storia della pirateria, Laurens de Graff. Anche i due medici e scrittori Raveneau de Lussan e Exquemelin trovano spazio nell'affresco collettivo accanto alla storia della nascita della "Bamba", la famosa canzone portata al successo da Ricky Valens ma risalente, parrebbe, all'assedio di Veracruz.
E proprio tra il saccheggio di Veracruz e quello (meno renumerativo) di Campeche, nel 1685 si collocano le vicende narrate nel romanzo. Le licenze storiche ci sono (soprattutto verso la fine) ma la descrizione della vita quotidiana è rigorosa e documentata.
Il giudizio dello scrittore nei confronti del fenomeno storico della pirateria è chiaramente negativo. La pirateria è rappresentata come una struttura volta all'unico fine di accumulare ricchezze. Certo, Evangelisti colloca la pirateria nel più ampio scenario della colonizzazione delle americhe e le concede le giustificazioni storiche sottolineando alcune delle cause che ne decretarono la nascita e lo sviluppo. Da uno scrittore come Evangelisti, poi, ci sia aspetta, e lo si trova nel romanzo, una impietosa condanna della colonizzazione europea.
Nonostante le critiche storiche che colpiscono l'idea della pirateria, abbastanza in voga oggi, come uno spazio libertario, dalle parole del romanzo traspare però anche un'ammirazione, una partecipazione agli aspetti più romantici e avventurosi della Filibusta. Evangelisti, cioè, non pare essere immune dal fascino dei galeoni e delle sciabole, degli arembaggi e delle truppe variopinte e indisciplinate che solcarono i sette mari attaccando galeoni spagnoli ed eleggendo i loro capitani...
Chi, in fondo, può parteggiare per dei galeoni spagnoli gonfi delle ricchezze grondanti sangue di indigeni e schiavi?



Visualizzazione ingrandita della mappa


la copertina

lunedì 20 luglio 2009

Coraline





Neil Gaiman, Coraline (Coraline, 2002), "I Grandi del Fantastico", Mondadori, Milano, 2009, illustrazioni di Dave McKean, traduzione dall'inglese di Maurizio Bartocci, 182 pagine.

Il racconto di Coraline è stato scritto da Gaiman nel 2002 ed è stato pubblicato con le illustrazioni di Dave McKean (l'illustratore, tra l'altro, delle bellissime copertine dei libri di Jonathan Carroll.

Lo stesso anno della pubblicazione ha vinto il Bram Stoker Award per il miglior racconto per ragazzi e l'anno successivo il Nebula Award e l'Hugo Award per il miglior racconto lungo.

Nel 2008, Todd Klein e P. Craig Russel hanno trasformato la storia in una graphic novel e, quest'anno, il racconto è stato riscoperto definitivamente e trasformato in un film di animazione in stop-motion, (Coraline e la porta magica) diretto da Henry Selick, in un musical e in un videogioco.

Dietro il successo commericale si nasconde il notevole talento di scrittore di Neil Gaiman e la sua bravura, simile a quella di Tim Burton, nel recuperare la dimensione orrorifica presente nelle fiabe tradizionali adattandole agli stilemi della narrativa horror contemporanea. Si tratta di un vero e proprio racconto scritto e dsetinato ai ragazzi ma che, come tutte le fiabe famose, si presta a diversi livelli di lettura.
L'adattamento cinematografico ha in parte modificato la storia e, come sempre, è inferiore alla pagina scritta in quanto a forza evocativa.

Recensione di Philip Pullman, apparsa sul Guardian.

Un book trailer molto bello, in italiano



e un altro book trailer



le copertine

la copertina originale illustrata da Dave McKean (e ripresa integralmente da Mondadori)



l'Altra Madre, nell'illustrazione di McKean



un'altra copertina



Alcune delle locandine e dei poster del film









la copertina del fumetto



e una tavola


domenica 19 luglio 2009

Perdas de Fogu





Nanoparticelle di ferro e silicio all'interno del nucleo di una cellula del fegato, all'origine del tumore che l'ha colpita.


Massimo Carlotto & Mama Sabot, Perdas de Fogu, "Noir mediterraneo", edizioni e/o, Roma, 2008, 163 pagine.

Bella prova corale di Carlotto e del collettivo Mama Sabot, a dimostrazione che l'aria della Sardegna fa molto bene allo scrittore padovano.
La storia ha il fine ambizioso di denunciare i pericoli connessi alla sperimentazione militare nel "Poligono Interforze Salto di Quirra - Capo San Lorenzo" ed in particolar modo i rischi derivanti dalle nanoparticelle e alle nanopatologie tra cui la cd. "Sindrome di Quirra". Cagliari è la stessa che Carlotto e Abate avevano già descritto in Mi fido di te.


il book trailer



La copertina

venerdì 17 luglio 2009

Cause di forza maggiore

C'è un istante, tra il quindicesimo e il sedicesimo sorso di champagne, in cui ogni uomo è un aristocartico. Questo momento sfugge al genere umano per un motivo banale: gli uomini sono così impazienti di raggiumgere il culmine dell'ebbrezza che soffocano quel fragile stadio in cui gli è concesso di meritare la nobiltà.



Amélie Nothomb, Causa di forza maggiore (Le fait du prince, 2008), "Amazzoni", 51, Voland, Roma, 2008, traduzione dal francese di Monica Capuani, 114 pagine.

Finalmente mi è capitato di leggere qualcosa di Amélie Nothomb trovandolo incocludente e un po' inutile. Finalmente, perché un racconto poco ruscito mi fa apprezzare ancora di più la scrittrice belga rendendola più umana e allontanando un poco l'immagine della marziana calata sulla terra per sbattere in faccia a tutti il suo enorme talento...

la copertina
ovvero la dimostrazione di come Voland si ostini a realizzare copertine orrende partendo da originali decenti, in questo caso costruiti intorno ad una foto di Pierre et Gilles...




mercoledì 15 luglio 2009

Testa di cane

"Non lasciarti trapassare dal buio," disse una volta mio padre, " è molto meglio se il buio lo trapassiamo noi."


Morten Ramsland, Testa di cane (Hundehoved, 2005), "Universale Economica", 2004, Feltrinelli, Milano, 2008, traduzione dal danese di Eva Kampmann, 325 pagine.

[coming soon...]



Con il senno di poi forse avremmo dovuto aspettarcelo. Con il senno di poi è tutto chiaro, a patto che il senno non sia appannato. p.301

la copertina